La scoperta dell’acqua calda |
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Scritto da repubblica.it |
Mercoledì 16 Giugno 2004 01:00 |
La Commissione d'inchiesta sull'11 settembre: "Nessuna prova evidente di legami fra Al Qaeda e l'Iraq". Il Governo USA viene così informato di ciò che tutti sapevamo da tempo: Saddam e Bin Laden non collaborarono per costruire la presunta rete del terrorismo mondiale. Lo stesso non può dirsi per un fedele alleato USA come il Pakistan… ![]() WASHINGTON - Non esistono prove evidenti di un legame fra Al Qaeda e l'Iraq negli attentati dell'11 settembre. La conclusione della Commissione d'inchiesta sull'attacco all'America non farà piacere a Bush. Che ancora ieri aveva ribadito l'esistenza di una collaborazione, confermando le affermazioni in questo senso fatte il giorno prima dal suo vice Dick Cheney (ma non sostenute dai servizi segreti). E quattro mesi fa, il segretario di Stato americano, Colin Powell, proprio quei legami aveva evidenziato dopo l'ennesimo messaggio audio inviato da Osama Bin Laden. "La Casa Bianca dovrebbe arrossire. E Palazzo Chigi?" si interroga Giuseppe Fioroni, membro dell'esecutivo della Margherita. "Il responso - dice - dimostra che la guerra in Iraq è stata una sanguinosa truffa, che ha provocato migliaia e migliaia di morti, ha spaccato la comunità internazionale, fatto strame del diritto e, per quanto riguarda l'Italia, ci ha infilato in un pantano pericolosissimo". Uno "schiaffo colossale", afferma il parlamentare, "all'avventura irachena voluta da Bush, cui si è colpevolmente aggregato il governo italiano". Fanno eco alle parole di Fioroni quelle di Alfonso Pecoraro Scanio. La Commissione "svela un'altra menzogna. Non solo in Iraq non c'erano armi di distruzione di massa - dice il leader dei Verdi - ma adesso si ammette quello che i pacifisti già sostenevano da tempo: non esisteva alcun legame tra il regime iracheno e Bin Laden. Adesso - incalza Pecoraro - il governo venga subito in aula a spiegarci come mai ha portato l'Italia in guerra, calpestando la Costituzione e la volontà degli italiani. Il silenzio di Berlusconi a questo punto - conclude - sarebbe davvero un'ammissione di complicità". |
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