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Colored
votate papino PDF Stampa E-mail
Scritto da ansa   
Mercoledì 25 Agosto 2004 01:00

Questo l'appello delle figlie di Bush ai loro coetani. Potrebbero infatti non bastare le molte decine di milioni di dollari spese per la campagna elettorale di Bush. - Papi è una brava persona; non fatevi distrarre dalla scuola e ad andate a votare! - dicono. E del resto i giovani americani devono pur credere di poter incidere sulla politica del loro Paese.

(ANSA) - WASHINGTON, 25 AGO - Barbara e Jenna, figlie gemelle del presidente George W. Bush, hanno spedito una e-mail elettorale a potenziali giovani elettori. Li invitano ad andare a votare il 2 novembre per sostenere il loro papa', che 'e' davvero una brava persona'. Le gemelle sollecitano i loro coetanei ad andare a votare e a non farsi distrarre 'dalla scuola, o da attivita' extra-scolastiche, o da feste' perche' il loro voto 'potra' contribuire a cambiare il futuro del Paese'.
 
E poi dicono che non esistono gli animali-totem PDF Stampa E-mail
Scritto da France Presse   
Sabato 21 Agosto 2004 01:00

Nella regione di Seattle un orso, rinvenute delle ghiacciaie dimenticate dai campeggiatori, si è ubriacato alla grande scolandosi trentasei lattine di birre. Ha anche scelto la marca

Un orso è stato trovato ubriaco fradicio nel nord ovest degli Stati Uniti dopo aver bevuto 36 lattine di birra.

Il personale di Baker Lake a circa 130 chilometri a nord ovest di Seattle ha ritrovato l’animale profondamente assopito in un luogo appartato del campeggio.

Dei campeggiatori avevano dimenticato delle ghiacciaie che l’orso è riuscito ad aprire, poi si è messo a bere il contenuto delle lattine dopo averle aperte con gli artigli. Ha anche dimostrato chiaramente le proprie scelte in fatto di gusto poiché ha completamente terminato le lattine della birra Rainer rifiutando, dopo averne provata una, tutte quelle di marca Busch.

L’orso è stato rilasciato in una zona disabitata.

 
Rastrellamenti! PDF Stampa E-mail
Scritto da lastampa.it   
Giovedì 19 Agosto 2004 01:00

Continuano i rastrellamenti a Nablus. L'esercito israeliano continua a violare i diritti umani. E sembra che nessuno possa fermare l'oppressione del popolo palestinese. Italia e Israele insieme nell'Europa dei "popoli"? Sembra un reale pericolo all'orizzonte.

NABLUS. I soldati israeliani hanno rastrellato oggi circa 150 palestinesi in un campo profughi in Cisgiordania e li hanno richiusi in un cortile di una scuola. I soldati sono entrati nel campo di Ein Beit Ilma alle 6 di stamattina circa, e hanno ordinato agli uomini minori di 35 anni di uscire dalle case, hanno raccontato gli abitanti del campo.

Le circa 150 persone sono state poi portate in una scuola vicina
dove sono state trattenute nel cortile, chiuso con il filo spinato. Spezzoni di filmato televisivo mostrano gli uomini che si tolgono le magliette per mostrare che non indossano cinture esplosive mentre marciano.

Gli abitanti hanno riferito che gli uomini a mezzogiorno rimanevano ancora nel cortile. Mahmoud Kilani, che vive vicino alla scuola, ha detto che non è stato dato loro nulla da mangiare. L'esercito non ha rilasciato per ora commenti.

Da cinque giorni Israele compie operazioni a Nablus, la maggiore
città cisgiordana, ritenuta una roccaforte di militanti palestinesi.

 
Olimpioniche! PDF Stampa E-mail
Scritto da ansa   
Mercoledì 18 Agosto 2004 01:00

Nel fioretto femminile Oro e Argento per l'Italia alle Olimpiadi in Grecia. Ennesima dimostrazione che l'Italia nella scherma non ha rivali. Grand'Italia!

ATENE - Velentina Vezzali ha conuistato la medaglia d'oro nella storica finale che e' valza all'altra azzurra, Giovanna Trillini, la medaglia d'argento. Le due azzurre si sono qualificate dopo aver sconfitto rispettivamente la polacca Sylwia Gruchala (15-13) e l'ungherese Mohamed(15-7).

Quella tra la Vezzali e la Trillini e' stata la settima finale tutta italiana nella storia delle Olimpiadi e la prima in assoluto nel fioretto femminile.
 
Scacco matto PDF Stampa E-mail
Scritto da corriere.it   
Martedì 17 Agosto 2004 01:00

Quando l'America vuole tappare la bocca a qualcuno dimentica quei valori di giustizia e libertà che usa come scusa per ogni guerra. Un uomo, per avere giocato una partita a scacchi in Montenegro violando così l'embargo contro la Serbia di Milosevic, rischia ora 10 anni di carcere e una multa di 250 mila dollari. Se questa è civiltà....

TOKYO - Dal 10 agosto è chiuso in questo casermone chiaro: prigione di Ushiku, 50 chilometri a Nord-ovest di Tokyo. E da qui Bobby Fischer, scacchista geniale e capriccioso, gioca la sua ennesima sfida. Si batte contro gli Usa, il Paese al quale nel ’72 regalò il titolo mondiale degli scacchi. Allora, in piena guerra fredda, la sua vittoria contro il russo Boris Spassky lo trasformò in un eroe. Oggi Washington lo considera un ricercato e chiede al Giappone la sua estradizione. Nel ’92, infatti, Fischer violò l’embargo contro la Serbia di Milosevic, giocando in Montenegro la rivincita con Spassky. Per questo rischia 10 anni di carcere e una multa di 250 mila dollari.
Il finale di partita è pirotecnico. Nelle ultime settimane Fischer ha presentato due ricorsi contro l’estradizione. Ha esplorato la possibilità di ottenere asilo politico da un Paese amico: la Germania, dove nacque suo padre, il Giappone, il Montenegro, le Filippine.
Infine, ha fatto sapere che vuole rinunciare alla cittadinanza statunitense. Per farlo dovrebbe incontrare un rappresentante diplomatico Usa. E questo può accadere solo se un addetto dell’ambasciata andrà a trovarlo in carcere. «Non c’è particolare urgenza e nessuna legge stabilisce entro quando dobbiamo fare visita a una persona», dice Michael Boyle, dell’ambasciata Usa a Tokyo. «L’iniziativa non cancellerebbe comunque i reati per cui deve essere perseguito», ha fatto sapere Washington. «Gli Stati Uniti impediscono a Fischer di esercitare un diritto» commenta il suo legale, Masako Suzuki. Che ieri ha anche annunciato le prossime nozze tra Fischer e Miyoko Watai, presidentessa dell’associazione scacchistica giapponese. Al loro amore, però, non crede nessuno. «E’ un gambetto degno dell’ex campione» hanno commentato diversi media , presentando il matrimonio come un estremo tentativo di evitare l’estradizione.

Bobby e Miyoko si erano conosciuti in Montenegro nel ’92. Lei ha 59 anni (lui 61) ed è stata quattro volte campionessa di scacchi del Giappone. La loro relazione è iniziata nel 2000, ha detto l’avvocato Suzuki, spiegando che i due hanno già firmato tutte le carte per il matrimonio. Ma sulla loro unione c’è l’ombra della bigamia. Il gran maestro Eugene Torre ha rivelato al Philippine Daily Inquirer che il suo amico Bobby Fischer ha moglie (e un figlio) nelle Filippine.
In aiuto di Fischer, in compenso, si è mosso il suo grande avversario, Boris Spassky.
«Spero ancora di ammazzare Bobby Fischer», rispondeva il russo (oggi cittadino francese) a chi lo intervistava anni dopo la sconfitta del ’72 in Islanda. Poi le cose sono cambiate.

«Bobby mi ha tolto dall’oblio. Ha saputo riportarmi al combattimento. E poi è un’altra persona: è gentile, è normale. Questo è un miracolo», ha detto Spassky nel ’92, alla vigilia della seconda sfida con Fischer. I due sono diventati amici e la settimana scorsa Spassky ha scritto al presidente George W. Bush chiedendo clemenza. «Fischer è quello che è: una tragica personalità. Ma le chiedo pietà e perdono. Anch’io ho violato le sanzioni contro l’ex Jugoslavia. Arresti anche me e mi metta in cella assieme a Fischer. Ma con una scacchiera in mezzo». La lettera è arrivata all’associazione scacchistica giapponese. L’avvocato Suzuki l’ha portata all’ambasciata Usa perché sia spedita a Bush. «E ora qualcuno teme che la terza volta quei due giochino a Guantanamo», dice Miyoko Watai.

Scherza, ma è molto
 
Gatto selvaggio PDF Stampa E-mail
Scritto da Agi   
Martedì 10 Agosto 2004 01:00

Non è la tattica di uno sciopero da parte di sindacati autonomi di base ma la spassosa storiella di un felino che blocca un volo da Bruxelles a Vienna aggredendo il pilota che gli sta antipatico

Un aereo di linea e' dovuto ritornare al punto di partenza dopo che un gatto 'vagante' a bordo era penetrato in cabina e aveva graffiato il co-pilota. E' stata la stessa compagnia aerea, la belga 'Bruxelles Airlines', a rendere noto il singolare episodio: diretto a Vienna, il velivolo con sopra 62 tra passeggeri e membri di equipaggio era decollato da una ventina di minuti dalla capitale del Belgio allorche' il micione grigio, un esemplare di razza di nome Gin, e' riuscito a sgattaiolare fuori dalla sua gabbia, approfittando del fatto che il proprietario si era addormentato. In quel momento uno steward stava servendo il pranzo ai piloti, e cosi' il felino e' potuto entrare in cabina facendo irruzione tra i comandi. Hanno cercato di acchiapparlo, ma il gatto "era molto aggressivo, e cosi' ha graffiato il co-pilota", ha raccontato un portavoce della compagnia, costringendo il comandante a rientrare subito a Bruxelles per evitare guai peggiori. I passeggeri sono poi ripartiti per l'Austria con un altro volo; tutti, tranne Gin e il suo padrone, che dovevano andare a Vienna per un concorso felino: nessuno li ha piu' voluti con se', e hanno dovuto aspettare un aereo ancora successivo.

 
Toilette a cronometro! PDF Stampa E-mail
Scritto da repubblica.it   
Martedì 10 Agosto 2004 01:00

Questa l'idea di una catena di pub a Londra. Hai 60 secondi per fare i tuoi bisogni, dopodichè la porta si aprirà automaticamente. Bisognerà esercitarsi anche in queste cose per rientrare nei ristretti tempi a disposizione. Se non si riesce l'umiliazione è assicurata! ...come fossimo robot programmati...

LONDRA - Ragazze, fuori! Basta con le chiacchiere e il makeup nei bagni dei locali pubblici: tra qualche tempo le porte delle toilette si apriranno automaticamente dopo un minuto di permanenza. E' l'idea di una catena di pub inglesi, Brannigans, che vuole eliminare le lunghe code in attesa davanti ai bagni.

Secondo un'inchiesta commissionata dalla Brannigans, i clienti dei pub, soddisfatti di birra e servizio, si lamentano della snervante attesa davanti alle toilette. Attesa che sarebbe causata soprattutto (per non dire soltanto) dalle donne, che, in bagno, non ci vanno solo per i loro bisogni corporali. Le signore si "incipriano il naso", chiacchierano con l'amica e, a conti fatti, perdono un sacco di tempo.

Così, la soluzione: presto nel primo pub, a Londra, saranno sperimentate le porte a tempo. Dopo 60 secondi dall'ingresso nella toilette, la porta si spalancherà automaticamente, con grande imbarazzo il malcapitato (o più probabilmente la malcapitata). Se l'esperimento avrà successo, dicono da Brannigans, le porte "a tempo" saranno introdotte negli altri locali della catena entro Natale.

Naturalmente ci sono già le prime proteste, soprattutto sulla tempistica. "Ci vogliono molto di più di 60 secondi per fare i propri bisogni. Non si dovrebbero imporre limiti su una cosa del genere", ha detto al quotidiano The Sun una ragazza di venticinque anni.

Chissà se le signore gradiranno l'altra novità che Brannigans ha intenzione di sperimentare: depositi per le scarpe con il tacco, scomode per ballare. In cambio saranno fornite delle ciabatte più confortevoli.

 
Sempre più depressi PDF Stampa E-mail
Scritto da ansa   
Sabato 07 Agosto 2004 01:00

In Gran Bretagna sempre più persone usano antidepressivi. La perdita di identità, la perdita del proprio ruolo, l'importanza data ai programmi spazzatura in tv, e molto altro ancora hanno portato le persone ad una infelicità dilagante che porta al definitivo annullamento di se stessi attraverso l'assunzione di medicine.

ROMA - Tracce dell'antidepressivo Prozac si trovano nell'acqua potabile in Gran Bretagna. Lo scrive oggi il domenicale Observer, facendo riferimento a un rapporto di un'agenzia per il monitoraggio dell'ambiente secondo cui e' talmente tanta la gente che ormai prende il medicinale che esso si sta accumulando in fiumi e acque.

Un portavoce dell'ispettorato acqua potabile ha detto che molto probabilmente il Prozac trovato e' fortemente diluito. Secondo l'Observer, del cui articolom riferisce la Bbc online, gli ambientalisti premono per una rapida inchiesta. Il portavoce per l'ambiente dei liberal democratici Norman Baker ha detto che va emergendo un quadro di ''cure di massa'' su ''un pubblico che non ne sa nulla''. Nel decennio fino al 2001, il numero di ricette di antidepressivi e' salito da nove milioni all'anno a 24 milioni.
 
Fabbrica di mostri! PDF Stampa E-mail
Scritto da repubblica.it   
Sabato 07 Agosto 2004 01:00

In America si è perso il senso di tutto. C'è chi organizza una strage per vendicarsi del furto di una console! E chi muore facendo surf sopra il tetto della metropolitana di New York! Una società sempre più allo sbando che sforna persone che considerano meno di zero la propria vita e quella degli altri. Ma anche l'Italia ha avuto i suoi "sassi dal cavalcavia" e giovani uccisi da coetani per uno sguardo di troppo. Non americanizziamoci anche in questo.

WASHINGTON - Ha organizzato una strage da
film dell'horror, uccidendo -con una mazza di baseball in alluminio e l'aiuto di tre complici- sei persone in una casa della Florida, per vendicarsi del furto di una consolle Xbox e di qualche vestito.

La polizia di Deltona, a nord di Orlando, ormai ha pochi dubbi: Troy Vitorino, 27 anni, il pregiudicato vittima del furtarello, ha 'assunto' tre diciottenni - Robert Cannon, Jerome Hunter e Michael Salas- per vendicarsi ed è stato l'istigatore della strage.
Messo alle strette, uno dei due diciottenni fermati ieri ha confessato durante la notte, senza esprimere nessun rimorso, ed è cosi che la polizia ha potuto emettere i mandati di arresto nei confronti di Vitorino, già condannato per rapina, e del terzo diciottenne.

Lo spettacolo che i poliziotti hanno visto entrando nella casa della strage era davvero da film dell'horror: sei corpi - quatro uomini e due donne- senza vita completamente maciullati dai colpi della mazza e quindi totalmente irriconoscibili, sangue dappertutto in tre delle stanza della dimora. Non lontano dalle vittime c'era anche il cadavere di un cane.

E' stato lo sceriffo della contea, Bob Kelley, decisamente sconvolto, a spiegare in una conferenza stampa che i due ultimi arresti erano avvenuti durante le notte, che l'arma del delitto è un mazza di baseball.
"Spero che saranno tutti condannati a morte", ha aggiunto lo sceriffo ai giornalisti che gli chiedevano più dettagli della strage.

Ieri, in un'altra conferenza stampa, Kelley aveva descritto la scena del delitto nella casa come "la cosa peggiore che ho mai visto in vita mia". Il proprietario della casa vive a New York e alcune delle vittime lavoravano in uno stesso fast-food della catena Burger King, non lontano dall'abitazione.

Proprio l'assenza di uno di essi dal turno d'apertura di venerdì mattina aveva fatto scattare l'allarme e scoprire la strage.

Cinque delle sei vittime sono state identificate. Una delle donne si chiamava Michelle Ann Nathan e aveva 19 anni, della seconda si ignora tutto. I quattro uomini sono Jonathan Glason, 18 anni; Roberto Gonzalez, 28 anni; Francisco Ayo Roman, 28 anni; Anthony Vega, 34 anni.

Deltona è una città-dormitorio abitata soprattutto da operai, a una cinquantina di chilometri a nord di Orlando, non molto lontano dal parco di attrazioni di DisneyWorld. Ci vivono circa 70.000 persone, molte delle quali di origine ispanica.
 
Autogol europeo PDF Stampa E-mail
Scritto da repubblica.it   
Giovedì 05 Agosto 2004 01:00

Una direttiva europea blocca l'utilizzo di Linux al posto del sistema operativo Microsoft Windows nell'amministrazione di Monaco di Baviera. Il monopolio Microsoft continua

Monaco di Baviera, la prima città europea ad adottare Linux in tutti gli uffici comunali, potrebbe essere costretta a rivedere completamente i suoi piani a causa di una direttiva europea che rende problematico lo sviluppo del software open source.

Secondo il progetto LiMux, approvato definitivamente a giugno, nei 14 mila computer dell'amministrazione comunale bavarese il sistema operativo Microsoft Windows sarebbe stato sostituito dal suo concorrente open source Linux. Un'operazione da 42 milioni di euro che avrebbe costituito un successo senza precedenti per il movimento del software libero.

Una direttiva sui brevetti software approvata a giugno dal Consiglio dei ministri dell'Ue ha improvvisamente rimesso in discussione il progetto LiMux. La direttiva, modellata su un'analoga normativa statunitense, prevede infatti la brevettabilità di qualunque codice informatico, anche se slegato da un'innovazione meccanica.

In termini pratici, significa che qualsiasi tipo di idea, soluzione o procedimento software può essere diventare proprietario: "Ad esempio, la Apple Computer detiene un brevetto sul cestino virtuale per i file", spiega la Free software foundation, un'organizzazione che promuove la diffusione dei programmi open source. "La Apple può proibire l'inserimento dell'idea 'cestino per la carta' in qualunque programma, indipendentemente dalle tecniche, dai metodi e dal linguaggio utilizzati".

In Europa sono stati già depositati 30 mila brevetti di questo tipo. La nuova direttiva li rende operativi, esponendo al rischio di multe per violazione del copyright centinaia di software. Particolarmente in pericolo sono le piccole aziende, che non possono permettersi di affrontare lunghe cause e compromessi economici.

Secondo una ricerca della Foundation for a Free Information Infrastructure, un'associazione nonprofit con sede a Monaco, il particolare client Linux scelto dalla capitale bavarese per i computer dei suoi impiegati viola oltre 50 brevetti depositati in Europa. Per questo, la giunta comunale di Monaco ha deciso di bloccare il progetto LiMux, finché non saranno chiariti tutti gli aspetti della vicenda. Il timore è che, una volta completato il passaggio a Linux, l'amministrazione municipale debba mettersi a fronteggiare azioni legali o, peggio, che l'intera attività del comune debba bloccarsi qualora qualcuno reclamasse l'illegittimità del software adottato.

In un comunicato il sindaco di Monaco, il socialdemocratico Christian Ude, ha lanciato un appello "a tutte le città e le compagnie europee interessate all'open source affinché esercitino la loro influenza sull'Ue e sui governi nazionali per evitare che la direttiva diventi legge".

A febbraio, anche il comune di Roma aveva annunciato una graduale apertura verso Linux. "Il nostro progetto va avanti", spiega a Repubblica.it Francesco Loriga, responsabile per l'Innovazione tecnologica dell'assessorato alla Comunicazione capitolino. "Rispetto a Monaco, noi abbiamo scelto un approccio più graduale, e abbiamo intenzione di tenere aperti il dibattito e la sperimentazione, senza preclusioni ideologiche, ma tentando di stimolare una sana concorrenza tra i sistemi open source e qu
 
Faccetta nera sarai sfruttata PDF Stampa E-mail
Scritto da Corriere della sera   
Martedì 03 Agosto 2004 01:00

Miseria e nobiltà: quando la colf è una regina del Ghana. Sovrana degli Ashanti, fa le pulizie a Vicenza. «Era un segreto, mi vergognavo»

SCHIO (Vicenza) - «Io regina come la mia mamma? Se lei lo volesse, potrebbe anche succedere. E, certo, non mi dispiacerebbe. Ho sedici anni, adesso sto in Italia e penso a studiare. Poi, si vedrà». La ragazza dagli occhi scuri, vivaci e curiosi, la pelle scura, i capelli neri crespi tirati e annodati con un fermaglio, aggiunge in tono sommesso: «Nella nostra tribù, il popolo Ashanti, le donne sono considerate intelligenti, sagge. Migliori degli uomini. Per questo ci sono più regine che re. Mia madre è una di loro». Magnifico. L’orgoglio femminista ricomincia dal Terzo Mondo. E dalle regine. Ma qui non siamo in Ghana, Paese d’origine di Francesca e della quarantasettenne Rosina Mawusi, la mamma, ovvero la sovrana di Besoro, la città-regno popolata da diecimila sudditi, a duecento chilometri da Accra, capitale dello stato africano. Qui siamo a Schio, provincia di Vicenza, 38.000 abitanti, 3.200 immigrati residenti. E qui la regina Nanà - questo il suo nome da regnante - di professione fa la colf.

COLF - Collaboratrice domestica presso tre famiglie: 25 ore la settimana, stipendio, contributi regolari. Il fatto è che il rango non sempre coincide con la ricchezza. Lady Rosina, dunque, abbandonati in Ghana scettro e corona (nel frattempo, il fratello-re fa le sue veci, ma con l’obbligo di consultarla, anche da lontano, per le questioni più importanti), quindici anni or sono emigra in Italia.
Separata dal marito, cerca lavoro. Ha tre figli da crescere - Federico, Francesca e Maria Rosa - e vuole accantonare risparmi, da inviare nel suo regno. Dove ritorna una volta l’anno, carica di doni (cibo, indumenti, farmaci) raccolti per lei dalla Caritas. «A Besoro - racconta Francesca - la maggior parte delle gente coltiva i campi. Riso soprattutto. C’è tanta povertà». Continua la figlia: «Quando va in Ghana, la mia mamma-regina resta un paio di mesi, e recupera il tempo perduto. Si consulta con gli anziani, dirime le controversie; e, se i reati non sono gravi, può anche infliggere condanne: multe, sospensioni... Certo, non ha facoltà di fare imprigionare i sudditi. Queste sono cose del passato. Anche la tribù Ashanti si è adeguata ai tempi».
Sono giorni di ferie, e Rosina/Nanà Mawusi è fuori Schio. Ma adesso non è in Ghana. È volata a Washington, ad incontrare alcuni parenti della tribù, che abitano negli Stati Uniti. I figli intanto se la cavano da soli: Federico, 19 anni, lavora come modellista in fabbrica, Francesca, in vacanza dalla scuola (frequenta l’Istituto commerciale), tiene in ordine la casa, e cucina. La piccola Maria Rosa di 9 anni è stata affidata a un’amica della madre. «A Schio c’è l’associazione Ghana International, punto di riferimento di tutti i ghanesi che vivono nella provincia di Vicenza - spiega Emilia Laugelli, attivissima assessore ai Servizi sociali -. Integrazione, solidarietà, volontariato sono elementi acquisiti di questa città. Rosina Mawusi, donna intelligente e dai modi squisiti, è una colonna portante della sua comunità. Chi ha bisogno di consigli, di indicazioni di

 
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