Ricerca

Dossier Ricerca

Partner

orion

Centro Studi Polaris

polaris

 

rivista polaris

Agenda

<<  Giugno 2023  >>
 Lu  Ma  Me  Gi  Ve  Sa  Do 
     1  2  3  4
  5  6  7  8  91011
12131415161718
19202122232425
2627282930  

NOEVENTS

Altri Mondi

casapound
Comunità solidarista Popoli
L'uomo libero
vivamafarka
foro753
2 punto 11
movimento augusto
zetazeroalfa
la testa di ferro
novopress italia
Circolo Futurista Casalbertone
librad

Sondaggi

Ti piace il nuovo noreporter?
 
Digitale PDF Stampa E-mail
Scritto da wallsreetitalia.com   
Mercoledì 29 Marzo 2023 00:36

sarà

Dopo Fabio Panetta, membro del Comitato esecutivo della Bce, ora anche la presidente della Bce Christine Lagarde sostiene l’euro digitale, ossia la moneta emessa dalla banca centrale europea in forma elettronica a cui tutti i cittadini e le imprese avrebbero accesso per effettuare pagamenti giornalieri in modo rapido e sicuro e tutto digitalmente. Senza più il bisogno di ricorrere al contante. Secondo Lagarde, l’euro digitale è necessario per tre ragioni chiave.

Perché ci occorre l’euro digitale secondo Lagarde
La prima ragione è l’integrità. Abbiamo visto nell’Eurozona un calo dell’uso del contante ed è stato certamente accelerato dal Covid. O meglio dalle restrizioni imposte dai governi a motivo del virus. Lagarde ha sottolineato:
“È stato un po’ frenato dalla guerra, perché c’è stato un rinnovato appetito per i contanti. Ma i numeri sono molto chiari e vediamo un calo sull’uso dei contanti. Tutto sta andando sul digitale la gente esprime una preferenza per questo. Dobbiamo assicurare di avere un’alternativa al contante e che sia ancorata alla nostra politica monetaria e alla sovranità delle nostre azioni”.
Il secondo aspetto è la resilienza. “Dobbiamo poter salvaguardare l’autonomia dei pagamenti nell’area euro. Perché se guardi alle app di pagamenti realizzi presto che questi mezzi non sono necessariamente europei. Quindi dobbiamo semplicemente stare attenti: è molto rischioso affidarsi ad una sola fonte”, ha sottolineato Lagarde. La terza ragione è l’integrazione.

I tempi di lancio
Lagarde ha anche ammesso che l’eventuale euro digitale non avrà il pieno anonimato dei contanti, anche se potrebbe esserne creata una versione con privacy rafforzata (che al momento la Bce chiama “cash plus”). La presidente ritiene che i timori sulla privacy e sull’ipotesi che la banca centrale possa trasformarsi in una specie di Grande Fratello siano infondati. A tal proposito, ha precisato:
“Una banca centrale non ha nessun interesse a usare i dati personali dei clienti delle banche. La banca centrale non è interessata ai dati e non vuole monetizzarli. Invece ci sono alcune grandi compagnie che sono interessate nella raccolta, la gestione e l’analisi dei dati su vasta scala, per monetizzarli. Quindi penso che l’ansia sia mal riposta rispetto alla banca centrale e dovrebbe essere più concentrata sull’uso che si fa dei dati personali da parte di alcune grandi compagnie tecnologiche”.
Tuttavia, vi è incertezza sul lancio dell’euro digitale. Ieri Lagarde durante un convegno alla Banca dei regolamenti internazionali (Bis) ha detto:
“Per un paio di anni abbiamo esplorato e valutato gli aspetti tecnici e a ottobre il Consiglio direttivo deciderà se proseguire verso l’attuazione, che non è luce verde ma certamente ci porta più vicino”.



 

Noreporter
- Tutti i nomi, i loghi e i marchi registrati citati o riportati appartengono ai rispettivi proprietari. È possibile diffondere liberamente i contenuti di questo sito .Tutti i contenuti originali prodotti per questo sito sono da intendersi pubblicati sotto la licenza Creative Commons Attribution-NoDerivs-NonCommercial 1.0 che ne esclude l'utilizzo per fini commerciali.I testi dei vari autori citati sono riconducibili alla loro proprietà secondo la legacy vigente a livello nazionale sui diritti d'autore.