Questa l’ha inventata Pannella |
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Scritto da Il Messaggero
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Mercoledì 01 Settembre 2004 01:00 |
A cosa non si ricorrerebbe per facilitare il consumo degli stupefacenti ? Si arriva a dire che in pratica il cervello umano produce marijuana. A quando i massacri umani per estrarre allucinogeni ? Una sostanza prodotta naturalmente dal corpo umano e simile ai composti attivi nella marijuana potrebbe suggerire una nuova cura contro malattie psichiatriche come la schizofrenia. È la anandamide e Markus Leweke dell'Università di Colonia in Germania con Andrea Giuffrida e Danielle Piomelli dell'Università della California, presso Irvine l'hanno trovata in alte quantità nei malati, soprattutto in quelli in cui le crisi godono di maggior controllo. Secondo quanto riferito alla Conferenza Nazionale su Cannabis e Malattie Mentali a Melbourne in Australia, l'anandamide potrebbe essere una molecola messa in circolo nel cervello per tamponare o prevenire le crisi. Potrebbe essere attiva anche nelle persone sane per regolare stati delusionali o allucinazioni che insorgono talvolta in circostanze come la deprivazione di sonno. L'anandamide è una ”droga” naturale prodotta dal corpo umano, un neurotrasmettitore collegato come le endorfine al benessere e all'euforia. Che l'anandamide avesse in qualche modo a che fare con la malattia gli scienziati lo sospettavano da tempo perchè i recettori cerebrali di questa molecola sono bersaglio anche della marjiuana che sugli schizofrenici ha un effetto deleterio. |
La proprietà privata ? Un furto, anzi ventisei ! |
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Scritto da Il Messaggero
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Mercoledì 01 Settembre 2004 01:00 |
L'estate brava di due fidanzatini del varesotto, 20 anni lui e 16 lei. Da giugno ad agosto, e sempre in paesi della zona, hanno rubato 26 auto Senza un'auto propria, hanno deciso di rubarne alcune per i propri spostamenti nei mesi estivi, ma dopo il 26/o furto sono stati identificati e denunciati. Si è chiusa così con alcune ore passate in caserma, e i sicuri rimproveri dei familiari, l'estate brava di due fidanzatini del varesotto, 20 anni lui e 16 lei. Da giugno ad agosto, e sempre in paesi della zona, hanno rubato 26 auto, sempre con lo stesso sistema, forzando le serrature con uno spadino. Unica preferenza auto targate Fiat. Una volta, forse in mancanza di altro o inconsapevolmente, sono riusciti a mettere le mani anche su un'auto di servizio di un comune della provincia, Arcisate. Ogni vettura serviva loro per uno spostamento: il pub del paese confinante, una pizza nel capoluogo, la discoteca più trend tra quelle dei comuni vicini. Conclusa la serata abbandonavano l'auto rubata per impossessarsene di un'altra appena ne avevano di nuovo bisogno. Seguendo la scia dei furti alla fine i carabinieri della compagnia di Varese sono riusciti a identificare i due giovanissimi ladri. La denuncia è per furto aggravato e danneggiamento in concorso. Ora si cerca un complice che potrebbe aver dato loro una mano. |
Scritto da Corriere della Sera
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Mercoledì 01 Settembre 2004 01:00 |
Le stelle, la galassia. Guardiamo lassù in cerca di noi, e così ci sembra di riavvicinarci alle fonti.
Scoperto in tal modo un pianeta simile al nostro. Si trova nel sistema della stella «Mu Arae», a cinquanta anni luce da noi.
Quattordici volte più grande del nostro mondo, gira intorno al suo sole in 9 giorni e mezzo Tra le stelle del cielo australe è stata scoperta una «Super-Terra». È il pianeta più simile al nostro finora scovato attorno a un altro astro al di fuori del sistema solare, anche se le similitudini sono confinate più alla sostanza che alla qualità. Ma è un passo importante nella corsa verso il ritrovamento di qualche autentico gemello cosmico nascosto nel buio. È solo una questione di mezzi, di strumenti, capaci di cogliere l’ambita presenza. Infatti è stata proprio la costruzione del nuovo spettroscopio Hars installato da alcuni mesi sul telescopio da 3,6 metri dell’Eso (European Southern Observatory) sulle vette di La Silla, in Cile, a permettere la scoperta. «La sua sensibilità è straordinaria - spiega Francesco Pepe, l’astronomo svizzero dell’ Observatoire Astronomique dell’Università di Ginevra, che ne ha diretto la costruzione ed è membro del gruppo di astronomi autori del risultato -. Grazie a essa si è potuto cogliere l’esistenza del più piccolo pianeta extrasolare mai rilevato e con le caratteristiche più vicine al nostro».
La massa è 14 volte quella della Terra. È veloce, e in soli nove giorni e mezzo compie un giro intorno alla stella «Mu Arae» distante da noi 50 anni luce. Si tratta di un astro analogo al Sole come taglia, e il corpo planetario quasi lo «sfiora» sulla sua orbita circolare da un’altezza di appena 15 milioni di chilometri (La Terra, per fare un confronto, dista dal Sole dieci volte di più). Ma l’aspetto che lo rende simile al nostro pianeta sta nel fatto di essere costituito di roccia e di essere contornato da un’atmosfera. La sua temperatura esterna, tuttavia, è poco confortante, perché raggiunge i tremila gradi e quindi una vita comunemente intesa è impossibile. Il nome assegnato è un gruppo di lettere e cifre (HD160691c) anche se confidenzialmente gli astronomi l o chiamano «Super-Terra». Naturalmente non ha ancora un volto, non c’è una fotografia, perché nessun telescopio terrestre o spaziale è tanto potente da poterla scattare. «Esistenza e caratteristiche - continua lo scienziato ginevrino - sono infatti ricavate studiando la variazione della velocità manifestata dalla stella-madre e provocata dagli oggetti circostanti. E proprio con la finezza di misura del nuovo spettroscopio, in grado di cogliere differenze di appena un metro al secondo determinate soltanto da un minuscolo corpo, si è identificato il nuovo oggetto. A questo livello non si era mai arrivati e ciò apre possibilità insperate promettendo altre sorprese». Sono circa 120 i pianeti extrasolari finora trovati in questo modo o calcolando la diminuzione della luminosità provocata dal loro passaggio davanti alla stella. Tutto è incominciato nel 1995 quando il gruppo di astronomi svizzeri guidato da Michel Mayor, di cui fa parte Francesco Pepe, incontrarono il primo attorno all’astro «51 Pegasi». Ma tutti sono dei giganti gassosi simili al nostro Giove e lo stesso neopianeta roccioso ha un fratello maggiore di questo tipo già noto. «La sfida - spiega Pepe - è proprio quella di cercarne di sempre più piccoli per scoprirne qualcuno uguale al nostro, ma anche per capire la genesi e l’evoluzione di un sistema solare. Quelli individuati, con le loro insolite collocazioni, già ci costringono a rivedere le teorie alla base della nascita dei pianeti intorno al Sole. E siamo solo all’inizio. Intanto concentriamo le indagini scrutando un migliaio di astri simili al nostro e distanti sino a duecento anni luce. Ma continuiamo a studiare anche "Mu Arae" p |
Scritto da Massimo Fini
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Martedì 31 Agosto 2004 01:00 |
Fino a ieri la guerra era terribile, ma era ancora una cosa seria. I giornalisti raccontavano i fatti senza indulgere in volgari personalismi. La Croce Rossa aiutava silenziosamente tutti i feriti, e per questo era rispettata. Ora, nel pieno della società dello spettacolo, tutto diventa occasione per fare audience, per apparire, per esibirsi. Ed alla tragedia si affianca la farsa. 
Tutto cambia. E sempre in peggio. Nemmeno la Croce Rossa è più la Croce Rossa. La polemica fra il commissario della Croce Rossa italiana, Maurizio Scelli, e il capo-missione in Iraq, Giuseppe De Santis accusato dal primo di essersi "gasato" e di aver dato luogo con la propria imprudenza a quella di Enzo Baldoni, è un penoso esempio di personalismi, di esibizionismi, mediatici e non, di giochetti di piccolo potere interno. Un tempo la Croce Rossa Internazionale era un organismo impersonale e anonimo il cui unico compito era quello di soccorrere e di curare i feriti di entrambi i cont |
Scritto da Gabriele Adinolfi
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Venerdì 27 Agosto 2004 01:00 |
Il sacrificio silente di chi si adopera per salvare i suoi concittadini non ottiene che un misero commento. L’uccisione di Baldoni fa invece prima pagina, ma con uno spirito così offensivo da far cader le braccia, mamma Rai  “Ci giunge notizia dell’uccisione di Baldoni, cosa ne pensa Candido Cannavò, dobbiamo continuare ?” Così Mazzocchi durante “Buona notte Atene”. Poi: “se tu, Cannavò ci dici di continuare, io continuo, altrimenti avrei smesso. Comunque ci fermiamo per due minuti…. Pubblicità !”
Così è stata data dalla Rai la notizia dell’uccisione del reporter italiano in Iraq.
Poi si sono susseguiti i luoghi comuni. “Non rispettano la tregua olimpica !” Il che sarà anche vero, ma chi è in testa sul medagliere sta bombardando Najaf da che i giochi sono cominciati…
E quindi una sfilza di commenti sulla fine del giornalista. Contemporaneamente un volontario che aveva aiutato i vigili del fuoco a spegnere un incendio moriva a seguito delle ustioni riportate. Un breve accenno di sfuggita al telegiornale che non si preoccupava nemmeno di riportarne il nome. Ovvio: non “tira”.
Oramai la morte fa share e viene trattata di conseguenza. |
Scritto da Repubblica.it
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Venerdì 27 Agosto 2004 01:00 |
Tony Blair: nelle scuole occorre riscoprire la cultura della competizione e dell’agonismo. E giù con i finanziamenti per rimettere lo sport al centro della vita scolastica. L’intenzione non sarebbe malvagia: ogni società sana ha sempre valorizzato lo sport e la competizione. Il dubbio, però, è che si voglia rinverdire il darwinismo sociale e la legge della giungla di marca capitalistica per giustificare una società divisa in “vincenti” (sempre meno) e “perdenti” (ormai in maggioranza schiacciante).  LONDRA - Vinca il migliore. E il peggiore se ne faccia una ragione. Perché l'importante non è più soltanto partecipare, bambini, ma arrivare primi. Alla faccia di chi ne aveva pronunciato la condanna a morte negli Anni Settanta e demonizzato la tentazione negli Anni Ottanta, nelle scuole tornano le gare. A spalancare le porte degli istituti di ogni ordine e grado al principio della competizione è il governo di Tony Blair, che ancora una volta infrange un tabù della sinistra. Se alle prossime elezioni otterranno un nuovo mandato, i laburisti britannici metteranno al centro della vita scolastica lo sport a livello agonistico. Ogni anno oltre mezzo miliardo di sterline sarà consacrato a riattivare l'atrofizzato sistema di selezione, motivazione e allenamento degli atleti in erba incoraggiando campionati all'interno delle singole scuole così come tra diversi istituti.
Formalmente l'idea nasce dalla necessità di trovare nuove armi contro l'obesità dilagante tra i ragazzini inglesi. La coincidenza con i Giochi di Atene, poi, ha suggerito al segretario alla Cultura Tessa Jowell di ricordare con gravità come sui podi olimpici potrebbero salire molti più campioni con i colori dell'Union Jack se lo Stato fosse più solerte nello scoprire e coltivare i suoi talenti sportivi. Ma dietro questi obiettivi si nasconde una svolta ben più profonda. Non importa se già oggi molti genitori fanno frequentare ossessivamente palestre e piscine ai figli, ora sarà lo Stato a fare da regista, ad ammettere che gareggiare è bello, utile. Anzi: necessario. Lo sport non è che il grimaldello con cui si scardinano i fondamenti di un'istruzione che non voleva - almeno sulla carta - vincitori e vinti. "Un'educazione che ormai da decenni si fonda sulla rimozione degli ostacoli davanti ai ragazzini, sulla demonizzazione di ogni sfida che possa portare i giovani a fare i conti con i propri limiti", ricorda il sociologo Frank Furedi dell'Università del Kent. "Dobbiamo lasciarci alle spalle quei nonsense del politicamente corretto secondo cui competere fa male ai bambini - rincara la dose Tessa Jowell sul Guardian - Basta dare un'occhiata ai ragazzi quando giocano per capire che si nutrono di competizione".
Le gare non erano mai state ufficialmente bandite in Gran Bretagna, ma sono andate via via scolorendo nella maggior parte dei programmi scolastici, fino a scomparire quasi del tutto. I laburisti ora ricordano che il colpo di grazia arrivò da Margaret Thatcher che, imponendo una vigorosa tirata di cinghia alle finanze pubbliche, aveva spinto a vendere i campi sportivi. Ora quegli spazi andranno recuperati, attrezzati e riempiti di istruttori professionisti e allenatori. I bambini dovranno essere coinvolti nei tornei fin dall'età di sette anni e per le sfide più avvincenti potrà addirittura esserci la consacrazione - o il sommo ludibrio, a seconda dei punti di vista - di una trasmissione in tv. Nessuno sport escluso: calcio, tennis atletica, hockey, nuoto, cricket e perfino la boxe.
Ma la discussione è ben lungi dall'essere chiusa. La sinistra del partito ha già contestato altri cambiamenti riguardanti il sistema scolastico che stanno maturando in seno all'esecutivo. Nel mirino ad esempio la possibilità (ventilata nel rapporto governativo pubblicato lo scorso febbraio) di consentire una scansione delle classi da frequentare non in base all'età, ma alla capacità di apprendimento. Anche qui: traguardi diversi per chi ce la fa e chi no.
Il dibattito è già traboccato dai banchi del Parlamento alle pagine dei giornali. Nicole Kidman confessa a cuore aperto: |
Scritto da ansa
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Giovedì 26 Agosto 2004 01:00 |
Si fa pesante il bilancio dei morti americani in Iraq. L'occupazione militare non sarà mai accettata e le battaglie continueranno. Le famiglie dei soldati lo hanno capito e quando viene loro annunciata la morte dei propri cari, la menzogna che viene loro detta sul fatto che i loro familiari caduti sono "eroi liberatori" non li consola affatto. WASHINGTON, 26 AGO - Il padre di un marine della Florida ha cercato di suicidarsi, dandosi fuoco, dopo avere appreso della morte del figlio in Iraq. Dopo aver ricevuto la visita di due ufficiali che gli avevano annunciato la morte del figlio, un militare di 20 anni, l'uomo si e' versato addosso benzina e dandosi fuoco. Soccorso in tempo, e' stato ricoverato in ospedale: le sue condizioni sono gravi, ma non disperate.
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Germania: la Sassonia preoccupa i liberal correct |
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Scritto da Marco Gladi
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Mercoledì 25 Agosto 2004 01:00 |
L’NPD, che nelle ultime elezioni comunali ottenne il
9%, si aspetta di arrivare ad un 14-15% dei voti nella prossima elezione regionale del 19 Settembre in
Sassonia, dove si presenterà con un accordo di
spartizione delle circoscrizioni con il DVU.
L’importanza di questa notizia, unito al l’enorme incremento di partecipanti alle distinte manifestazioni organizzate dal NPD, cominciano a scuotere il sistema politicamente corretto, che gia’ in passato diffamò il movimento tentando d’illegalizarlo grazie all’infiltrazione di agenti dei servizi all’interno dello stesso, e che ora teme la presenza di Parlamentari Nazionali nelle Länder (regioni) della Repubblica Federale Tedesca. |
Un chip nelle braccia dei discotecari |
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Scritto da punto-informatico.it
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Martedì 24 Agosto 2004 01:00 |
Succede in Spagna dove martedì prossimo è il Giorno dell'Impianto sottopelle: i frequentatori di una discoteca potranno integrare nel proprio organismo un coso elettronico che sostituirà drink card e bancomat  Arriva dalla Spagna una notizietta destinata a far balzare verso l'alto le azioni della società americana Applied Digital Solution: i suoi chippetti che si impiantano sottopelle sono infatti al centro della clamorosa e persino trendy iniziativa di un locale notturno spagnolo. I frequentatori più assidui della discoteca Baja Beach Club di Barcellona, che ha avuto questa pensata, potranno partecipare martedì prossimo a quello che il locale ha già definito il Giorno dell'Impianto: sarà infatti possibile far installare il VeriChip di Applied Digital su qualsiasi parte del corpo che possa poi essere passata accanto ad uno speciale scanner. È questo il dispositivo che consente alla discoteca di identificare il proprio cliente e addebitare così a suo nome i drink, il guardaroba o altri servizi.
Il funzionamento del sistema è particolarmente comodo, secondo la discoteca, in quanto consentirà a chi si ritrova spesso nel locale di vedersi addebitate le spese direttamente sul proprio conto bancario. In futuro, questa la speranza di Applied Digital e di coloro che sceglieranno di dotarsi di VeriChip, il chippotto potrebbe sostituire integralmente i documenti, oltre al denaro, costituendo un sistema di identificazione e pagamento veramente al portatore.
Un'altra comodità offerta dal chippetto, evidentemente, è il consentire a chi lo integra nel proprio corpo di non attendere fuori dal locale nelle lunghe code che tradizionalmente si formano all'ingresso: sarà d'ora in poi sufficiente passare allo scanner avvicinando la parte del corpo che contiene VeriChip per avere identificazione e accesso pressoché immediati.
I chippotti di Applied Digital, come si ricorderà, sono stati autorizzati negli USA ma soltanto se non vengono usati per applicazioni mediche. Sono peraltro già stati impianti in una famiglia-cavia. Ma con il VeriChip, annunciato a novembre 2003 Applied ha compiuto un salto in avanti, arrivando direttamente sul mercato e destando l'attenzione di molti, come il Garante italiano per la privacy.
punto-informatico.it/p.asp?i=48281 |
Dimissioni per il giudice onanista |
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Scritto da Trentino
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Domenica 22 Agosto 2004 01:00 |
Succede anche questo ... un giudice americano beccato in attività intime e private durante un'udienza. La Corte Suprema americana lo riprende: "Guarda che diventi cieco!".  Usa, si masturbava durante le udienze
DIMISSIONI PER IL GIUDICE ONANISTA
Si è dimesso il giudice dell'Oklaoma accusato di atti di onanismo in aula. Donald Thompson, 57 anni e giudice da 22, era stato accusato di masturbarsi nel corso dei processi e di far uso di pompette per aumentare l'erezione sotto la toga.
Il giudice Thompson ha presentato le dimissioni, conservando il diritto alla pensione piena, per evitare una espulsione che l'avrebbe danneggiato anche sotto il profilo economico.
da: "Trentino" - venerd' 20 agosto 2004
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